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Immagine del redattoreLegambiente Sesto Calende

Incontro pubblico "ACQUA, FONTE di VITA" – con la partecipazione di ALFA Varese

Aggiornamento: 4 giu 2022

13 Maggio 2022 - Sala Consiliare di Sesto Calende




La prima giornata della tre giorni dedicata al tema dell’acqua, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, è stata caratterizzata dall’incontro tenutosi in Sala Consigliare con il Presidente di Alfa Servizi, gestore della nostra rete idrica, Paolo Mazzucchelli alla presenza di gran parte della sua squadra di collaboratori. E’ stato un incontro importante, Mazzucchelli si presentava alla cittadinanza per la prima volta e noi per l’occasione abbiamo rivolto a lui una serie di domande e invitato anche i Sindaci dei paesi confinanti, essendo il nostro bacino in vario modo ad essi collegato. Per prima cosa abbiamo chiesto informazioni sul piano degli investimenti. Mazzucchelli ha risposto presentando rapidamente la storia di Alfa (oggi sono circa 350 i dipendenti, tendenzialmente in crescita), l’importanza del gestore unico che oggi gestisce tutta la provincia per le acque chiare e a breve anche per la rete fognaria, valicando addirittura i confini provinciali. Il piano degli investimenti elaborato prevede una spesa di 350 milioni di euro, anche se potenzialmente la richiesta arriva a 500; bisogna capire cosa succederà con gli avvenimenti considerando che il PNRR non ha investito nulla o quasi in questo settore, si tratta di risorse da recuperare all’interno della gestione e dunque della bolletta. Mazzucchelli è stato chiaro: gli investimenti si pagano con la bolletta. Noi abbiamo apprezzato molto la qualità del suo intervento, la professionalità dei suoi collaboratori, la visione futura del piano anche se gli anticorpi necessari per superare le barriere degli interessi di parte, non sono mai abbastanza. Per quanto riguarda il nostro territorio possiamo così elencare i temi discussi:


DEPURATORE: non ci sarà un nuovo depuratore, ma una ristrutturazione entro il 2025 adeguandosi alle normative europee, sostanzialmente introducendo la depurazione dall’azoto. La tipologia del nostro impianto, l’impostazione della rete con le stazioni di sollevamento, è chiaramente di vecchia scuola, ma allo stato attuale non è possibile prevedere un nuovo impianto proprio perché in una visione territoriale più ampia le situazioni critiche sono ben altre. Certo non avremo il collegamento con Golasecca ma questo dovuto anche a scelte politiche a monte del lavoro di Alfa. Mazzucchelli ha chiaramente detto che il futuro sta in impianti che servano più comuni ma qui la scelta vede Alfa come soggetto che fornisce una proposta, e poi sono altre le forze in campo che devono esprimersi a favore. Sulla qualità dei nostri scarichi, i controlli sono regolari e le normative sono rispettate, certo bisognerebbe che il cittadino, le parti politiche, esercitassero maggior attenzione all’uso degli impianti e maggior pressione sulla tolleranza di queste normative, per migliorarne la qualità, percorsi molto lunghi ma necessari. Prendiamo ad esempio la nostra rete fognaria la quale si appoggia fortemente all’uso degli scolmatori perché come si è detto erano la regola negli anni ‘80. Allora il regime delle acque permetteva la possibilità di scarico diretto nei fiumi e nei torrenti in casi di piene improvvise, ricordiamo che spesso la rete delle acque bianche e di quelle nere confluiscono in un'unica tubazione, la grande quantità di acque e le regolari piogge favorivano il defluire. Oggi purtroppo lamentiamo una notevole riduzione delle acque piovane, piogge improvvise e intense, e un uso non corretto della fognatura. Spesso le pompe di sollevamento si intasano, anche quando non piove per l’uso scorretto, e questo è sufficiente a mandare in tilt il sistema. Sono stati fatti più interventi e provate diverse tipologie di pompe, ci si augura con l’ultimo step di aver trovato delle valide pompe, ma il sistema rimane comunque delicato. Quando una pompa si blocca, servono ore di lavoro per rimetterla in funzione. Per quanto riguarda gli scolmatori sul torrente Lenza, la situazione è più difficile; il torrente ha ormai un regime di acqua ridotto ad un terzo di quello che era, le pompe sono situate in punti difficili per intervenire, Alfa ha parlato del posizionamento di sensori lungo la linea per avere presumibilmente anticipazioni sulla possibile criticità di un determinato canale.





NUOVO POZZO: Mazzucchelli e i suoi tecnici anche in questo caso hanno dato buona prova di conoscenza del territorio e dei bacini, hanno tranquillamente dichiarato che con i soldi che Esselunga doveva al Comune per un eventuale pozzo, cioè 80.000€ era impossibile fare qualsiasi cosa, dunque la scelta è stata di gestire l’esistente. Alla domanda specifica di gestione dei pozzi condivisi con gli altri comuni, hanno risposto che ad oggi il pozzo di Barza che serve la frazione di Lentate (insieme ai comuni di Ispra Angera e Cadrezzate), ha acqua a sufficienza ma che, se la siccità persiste, non si può prevedere cosa sarà tra qualche mese. Questo riguarda ovviamente anche gli altri pozzi. Non erano a conoscenza di situazioni critiche nel nostro territorio, per questo li abbiamo prontamente informati e ci hanno chiesto di fare segnalazioni regolari quando c’è carenza di acqua, soprattutto in estate, in certe vie, per poter avere anche loro un quadro della situazione e poter intervenire.


AMMODERNAMENTO DELLA RETE IDRICA per risolvere la forte dispersione: ci è stato illustrato un progetto innovativo già avviato in fase sperimentale presso alcuni comuni, da estendere poi a tutti, i tempi però non sono ancora stati stabiliti.


CASO LENTATE: situazione dell’attuale vetusto frammento di rete fognaria, gestione e funzionamento della fitodepurazione. La situazione è chiaramente critica, la rete vecchia si rompe spesso causando disagi agli abitanti, i tempi di intervento sono necessariamente lunghi, ma la possibilità di realizzare una rete nuova è praticamente lontana. L’attuale fitodepurazione funziona male perché gli scarichi non arrivano, perdendosi prima. La visione di Alfa poi sulle fitodepurazioni è decisamente negativa, resta da capire però cosa si farà di concreto, gli abitanti presenti all’incontro, hanno lamentato gli elevati costi degli smaltimenti; certo in bolletta non pagano la fognatura ma le differenze economiche non sono paragonabili. E ancora una volta Mazzucchelli ha restituito la responsabilità degli investimenti anche al cittadino: nuove strutture implicano spese di bolletta più elevate. Capiamo la complessità del territorio, la difficoltà dell’eredità di anni di politiche amministrative fatte in proprio con visioni ferme ai confini comunali, apprezziamo il realismo e come detto la visione verso un futuro di superamento dei confini locali. I comuni devono lavorare a contatto, ma vogliamo che anche a piccoli passi tutti questi problemi siano affrontati e non lasciati andare… Un esempio è il depuratore di Osmate che attualmente scarica direttamente nel torrente Lenza con una depurazione diciamo “difficile”; chiediamo che si intervenga su questo collegandolo alla rete di Cadrezzate oppure migliorandone la prestazione. Certo sappiamo che tante piccole spese hanno costi e rendimenti inferiori a grandi interventi (quando non si specula) ma di fatto non si può neanche lasciare situazioni che si incancreniscano.

Forse i lettori non saranno soddisfatti nel leggere queste notizie, per noi è invece un buon punto di partenza, di chiarezza, soprattutto; adesso si deve aprire il dialogo e la collaborazione tra tutte le forze in campo. Diciamo questo perché l’unica nota negativa della serata è stata l’assenza dei cittadini e delle forze politiche. Ringraziamo l’Assessore Sesia per la condivisione di questa iniziativa, il Vice Sindaco Favaron per il suo intervento, il Consigliere di minoranza Danzo che segue in particolare l’evolversi del depuratore, gli abitanti di Lentate, e i nostri associati e cittadini che hanno partecipato, ma dobbiamo dire che le sedie vuote erano la grande maggioranza, e anche nei giorni a seguire dobbiamo purtroppo riferire che non c’è stata grande partecipazione o meglio quella che ci saremmo aspettati in una fase ambientale oramai drammatica da un paese vivace come il nostro, sempre molto attento a segnalare sui social i malfunzionamenti delle strutture pubbliche ma che non fanno sentire la propria voce nelle sedi e nelle modalità più appropriate che vengono loro offerte.


Scarica qui la presentazione di ALFA VARESE




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